Articolo 48 - Il sistema dei valori paesaggistico ambientali

 

1.         Il P.T.C. individua nel sistema funzionale dei valori paesaggistico ambientali, l’insieme degli elementi areali, lineari e puntuali che, in relazione fra di loro e sovrapponendosi ai Sistemi Territoriali Locali, determinano l’identità e la specificità ambientale e paesaggistica del territorio della Provincia di Pistoia. Tali valori, ai sensi del P.I.T., sono specificati nei punti che seguono e sono riportati nelle tav. P10a, P10b, P10c.

 

2.         Gli elementi lineari costituiscono i collegamenti paesistico-ambientali fra il territorio collinare e montano e le aree umide di pianura. Detti collegamenti sono individuati negli ambiti fluviali di pianura e nei connessi elementi di valorizzazione paesaggistica quali le infrastrutture di protezione idraulica, le aree a verde territoriale pubblico, come indicate nella tavola P10c, e le aree degradate da riqualificare, che i Comuni potranno ulteriormente specificare ed integrare.

 

3.         Gli strumenti della pianificazione territoriale definiscono gli ambiti e gli interventi necessari a salvaguardare e valorizzare i corsi d’acqua con le relative aree di pertinenza evidenziati nelle tavole P10b e P10c, sulla base dei seguenti criteri:

a)       realizzazione di parchi urbani e sistemi continui di aree a verde nei tratti in cui i corsi d’acqua attraversano il sistema insediativo;

b)       riqualificazione degli argini e delle relative formazioni arboree nei tratti pedecollinari e di pianura, in particolare a contatto con le aree agricole specialistiche;

c)       recupero degli insediamenti e delle strutture protoindustriali azionate dalla forza idraulica in un progetto di complessiva fruizione turistico-culturale e turistico-naturalistica dei corsi d’acqua e dei fondovalle della montagna e della collina.

 

4.         I Piani Strutturali dei Comuni dovranno:

a)       valutare, a partire dai contenuti del P.T.C., la necessità di costituire ambiti territoriali ai collegamenti paesistico-ambientali, al fine di mantenere la funzione specifica dettata dal Piano Provinciale. La dimensione di tali ambiti sarà determinata dalle indagini comunali in relazione alle risorse territoriali, alla presenza di beni di particolare valore storico-architettonico, al grado di frammentazione paesistica presente, alle infrastrutture ed alle strutture di prevenzione del rischio idraulico esistenti;

b)       individuare cinture verdi intorno alla città di Pistoia ed ai sistemi insediativi della Valdinievole, di Agliana, Quarrata e Montale, aventi una dimensione tale da inglobare i collegamenti paesistico-ambientali, in modo da considerare le cinture ed i collegamenti un unico territorio di particolare valore ambientale. Le specifiche funzioni da attribuire a tale territorio sono riferite alle attività ricreative e del tempo libero, sportive e di attività legate alla produzione agricola e agricola specialistica.

 

5.         Gli elementi areali, costituiti dalle aree di valore paesaggistico-ambientale, sono individuate dal P.T.C. nella tavola P10c ed articolate in:

a)         Sistema funzionale per l’ambiente regionale costituito dalle Riserve Nazionali, dai Siti di Interesse Regionale (S.I.R.), dai Siti di Interesse Comunitari (S.I.C.) e dalle Zone di Protezione Speciale (ZPS);

b)         Sistema funzionale per l’ambiente provinciale costituito da:

-          Riserva provinciale del Padule di Fucecchio ed area contigua;

-          area naturale protetta di interesse locale la Querciola;

-          Riserva la Monaca;

-          Riserva Le Morette;

-          Riserva delle Limentre - area parco;

-          ambiti collinari e ambiti montani;

-          verde territoriale pubblico e arboreo;

-          il sistema fluviale della montagna e di connessione ecologica e paesaggistica fra gli ambiti della collina, il Padule di Fucecchio e la bassa pianura pistoiese, che costituisce i collegamenti paesistici.

 

6.         Le aree delle Riserve Provinciali e delle Aree naturali di interesse locale sono disciplinate dai relativi Regolamenti di Gestione oltre che dalle disposizioni contenuti nella presente Disciplina di piano.

 

7.         Il P.T.C. individua ambiti territoriali contigui alla riserva del Padule di Fucecchio, così come definiti nella tavola P10c. In essi o nelle adiacenze in relazione alle esigenze strutturali, il Piano Pluriennale delle Opere Pubbliche dovrà prevedere la costruzione di un adeguato Centro Visite. Tali ambiti sono disciplinati dai Piani Settoriali di Gestione delle Aree Protette che dovranno recepire i seguenti indirizzi:

a)          valorizzare e tutelare gli ambiti in funzione delle risorse territoriali;

b)          valorizzare e tutelare le peculiarità faunistiche e floristiche.

 

8.       I Piani Strutturali dei Comuni interessati dagli ambiti territoriali contigui potranno modificare o integrare con ulteriori indagini, la dimensione dell’ambito.

 

9.       Negli ambiti contigui i Piani Strutturali dovranno prevedere specifiche azioni di salvaguardia per i caratteri paesaggistici presenti, in particolare per siepi, alberature, rete idraulica, chiari e vegetazione palustre e dovranno conformarsi ai seguenti criteri:

a)         zonizzazione delle aree in funzione delle risorse da tutelare e valorizzare;

b)         valorizzazione e tutela delle risorse zoologiche e botaniche;

c)          salvaguardia dei caratteri paesaggistici del Padule quali tessitura fondiaria, siepi, alberature, rete idrografica,chiari e vegetazione palustre;

d)         valorizzazione dell’agricoltura biologica;

e)          esercizio venatorio finalizzato alla conservazione e miglioramento della risorsa faunistica;

f)           utilizzazione del patrimonio edilizio per le funzioni connesse ai servizi ed alla fruizione della riserva;

g)          creazione di porte d'ingresso per l'uso della riserva.

 

10.      Nelle aree delle alte vallate delle Limentre, appositamente delimitate nella tavola P10c, la Provincia, in attuazione del Programma Regionale delle Aree Protette, istituisce un Parco ai sensi e con le procedure della L.R. 49/95. Al Parco verrà associato un ambito territoriale contiguo in cui i Piano Strutturali dovranno prevedere:

a)         l’utilizzazione delle risorse primarie e del patrimonio edilizio, finalizzandoli alla realizzazione delle infrastrutture e servizi per la fruizione del Parco;

b)         valorizzazione e tutela delle risorse faunistiche e floristiche;

c)          valorizzazione dell’agricoltura biologica e la gestione sostenibile delle risorse forestali;

d)         il ripristino dei caratteri paesaggistici della montagna con la ricostituzione delle aree aperte e dei seminativi.

 

11.      Il sistema funzionale dei valori paesaggistico ambientali è coerente con il piano faunistico provinciale approvato con Delibera del Consiglio Provinciale n. 308 del 12 settembre 2006.

 

12.      I Comuni e la Provincia finalizzano le risorse del Piano di Sviluppo Rurale all'attuazione delle suddette azioni.

 

13.      Nei sottosistemi territoriali del paesaggio della Montagna e della Collina, non inclusi nei punti precedenti ma caratterizzati da estesi valori paesaggistici, i Comuni applicano, specificandola, la disciplina di tutela e valorizzazione contenuta nella presente Disciplina di piano ed in particolare nel Capo IV del Titolo II.

 

14.      I Comuni possono modificare i perimetri di tali sottosistemi territoriali del paesaggio sulla base degli indirizzi contenuti nella presente Disciplina di piano.

 

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