Articolo 74 - Caratteri generali

 

1.         Il P.T.C. persegue il miglioramento della mobilità di persone, merci, informazioni e servizi attraverso l’integrazione delle modalità di trasporto, l’adeguamento e l’interconnessione della rete delle infrastrutture ed il completamento degli itinerari nel rispetto delle invarianti e per raggiungere gli obiettivi dei Sistemi funzionali.

 

2.         La rete delle infrastrutture per la mobilità avente rilevanza di interesse nazionale, regionale e provinciale è così costituita:

a)              rete ferroviaria;

b)              rete stradale;

c)               rete degli impianti a fune a servizio del turismo sciistico;

d)              infrastrutture puntuali ed aree ferroviarie;

e)               i punti intermodali delle predette linee di comunicazione e dei predetti sistemi di trasporto, quali stazioni ferroviarie e scali merci, stazioni delle linee di comunicazione ferroviaria di tipo metropolitano, autostazioni.

 

3.         Il P.T.C. individua, nella tavola QC11 la struttura principale della mobilità a livello provinciale e nella tavola P07 le modifiche possibili e necessarie al fine di raggiungere gli obiettivi di cui al punto 1.

 

4.         Le infrastrutture per la mobilità sono soggette alle disposizioni prescritte alla Parte II, Titolo IV Identificazione e disciplina dei Sistemi territoriali, artt. 44, 45, 46, relativamente agli obiettivi e alle invarianti per la rete delle infrastrutture per la mobilità.

 

5.         Per gli interventi  di rilevanza sovracomunale, di seguito specificati, vale quanto disposto all’art. 64 della presente Disciplina di piano, relativo all’incentivazione della pianificazione sovracomunale. Tali interventi sono costituiti da:

a)         le linee di comunicazione ferroviaria, anche di tipo metropolitano;

b)         le linee di comunicazione viaria carrabile e ciclabile al servizio della popolazione di più di un comune, salvo ove siano al servizio di parti della popolazione di due comuni confinanti, nonché le relative intersezioni, i relativi svincoli e i caselli;

c)          i sistemi di trasporto pubblico, ove interessino gli ambiti territoriali di più di un comune, ovvero siano al diretto servizio di attrezzature di rilevanza sovracomunale;

d)         la rete degli impianti a fune e le piste e le attrezzature sciistiche;

e)          i grandi centri intermodali quali porti, aeroporti, interporti.

 

6.         Relativamente alle infrastrutture e alle attrezzature di cui al punto precedente, il presente piano detta, con la tavola P07 ed il presente Titolo III, anche in riferimento agli articoli 8 e 9 della Disciplina del P.I.T., criteri e indirizzi relativi alle localizzazioni e al potenziamento delle infrastrutture stradali e ferroviarie.

 

7.         Gli strumenti della pianificazione territoriale e gli atti di governo del territorio, tra cui i piani di settore, provvedono a precisare le localizzazioni e le caratteristiche di tali infrastrutture e attrezzature con l’osservanza dei predetti criteri e indirizzi.

 

8.         Le indicazioni, attinenti le infrastrutture e le attrezzature di cui al comma 8, lettere a, b, c, d relative all’ambito sovracomunale della Pianura di Pistoia, sono verificate, approfondite e definite alla scala dell’ambito metropolitano  Firenze - Prato - Pistoia.

 

9.         I collegamenti interregionali individuati sulla tavola P07 relativi alla S.S.12 e alla S.S.64 sono verificati con gli accordi ed i programmi definiti dalla Regione Toscana.

 

10.      Ai sensi di quanto stabilito dal P.I.T., gli strumenti della pianificazione territoriale dovranno includere nella loro formulazione l’indicazione degli interventi funzionali e strutturali relativi al sistema della mobilità e alla sua coerenza con il Piano regionale per la mobilità e la logistica, e con i seguenti criteri e obiettivi:

a)         realizzare la riqualificazione e la messa in sicurezza della rete viaria;

b)         realizzare infrastrutture per la sosta di interscambio tra le diverse modalità di trasporto;

c)          articolare le diverse modalità di trasporto pubblico in relazione alle esigenze della domanda ed alle prevedibili trasformazioni;

d)         riqualificare i nodi intermodali del trasporto pubblico e delle merci, ed eventualmente prevedere interventi di potenziamento degli stessi;

e)          effettuare il monitoraggio del sistema della mobilità;

f)           potenziare il trasporto delle merci e lo sviluppo della logistica, con particolare riferimento alla distribuzione intraurbana e interurbana delle merci.

 

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