Art. 12
Obiettivi
generali ed operativi relativi al territorio rurale
1. Obiettivo
generale del PIT è consolidare
e rafforzare
processi di
valorizzazione delle risorse naturali del paesaggio e
degli
insediamenti rurali, presenti nella realtà
rurale toscana
finalizzati
ad uno sviluppo sostenibile e
relazionati alle varie
realtà locali.
2. A tal fine
il PIT considera il territorio rurale quale luogo
di
qualificazione dello sviluppo e di ricerca dell’equilibrio tra
le attività
economiche e le
risorse naturali e
pertanto
individua i
seguenti obiettivi operativi:
a)
favorire, tramite adeguate
discipline territoriali e con
particolare riferimento alle attività
agricole, il sostegno
delle capacità e della
qualità produttiva delle attività
del
territorio rurale per
le funzioni e
le tipologie
produttive significative e tipiche
del territorio toscano,
anche
attraverso la promozione
del turismo rurale
e
dell’agriturismo;
b) promuovere il ruolo
di presidio ambientale delle attività
agricole di
tutela e di
valorizzazione delle prestazioni
paesaggistiche e di
difesa idrogeologica, con
particolare
riferimento alle zone di
maggior pregio ambientale e di più
basso livello di produttività;
c)
salvaguardare da utilizzazioni improprie
le aree ad esclusiva
funzione
agricola o ad
alta specializzazione produttiva
individuate da specifici atti di pianificazione
territoriale,
da piani
di settore o, comunque, oggetto di
interventi di
sostegno alle imprese produttive;
d) dotare
il territorio di
strutture ed infrastrutture in
dipendenza
delle caratteristiche produttive
ed ambientali da
valorizzare,
favorendo in particolare lo sviluppo
di circuiti
turistici
per il tempo libero da
attivare in complementarietà
con quelli
tradizionali, anche al fine del loro sviluppo e di una
distribuzione
equilibrata sul territorio;
e)
recuperare le situazioni di degrado in
corso anche attraverso
la valorizzazione delle
risorse naturali del
territorio
regionale;
f) consolidare
e valorizzare il
complesso delle aree
di
protezione naturale
al fine di
garantire, preservare e
riqualificare
l’ambiente, il paesaggio ed il patrimonio storico -
culturale e
naturalistico presente nel
territorio rurale,
individuando
ulteriori ambiti territoriali di intervento;
g) rafforzare
la difesa del
suolo e la
sicurezza degli
insediamenti delle
infrastrutture e delle
altre risorse
territoriali,
attraverso la prevenzione dei fenomeni
di dissesto
idrogeologico e
dei fenomeni alluvionali, anche mediante:
- la
manutenzione e l’efficienza
delle opere idraulico-
agrarie
e idraulico-forestali, anche
attraverso la
rinaturalizzazione del territorio e degli
impianti forestali
di origine artificiale;
-
l’individuazione di ambiti
da riservare per
ulteriori
interventi di regimazione idraulica tesi alla restituzione
al corso d’acqua di aree necessarie alla
dinamica fluviale;
- la
verifica di compatibilità
delle nuove previsioni
urbanistiche con
la programmazione degli
interventi di
prevenzione basata sul principio
che le nuove previsioni
devono essere realizzate in sicurezza
idraulica e non devono
occupare aree riservate alla dinamica
fluviale;
- il
rigoroso contenimento del
processo di ulteriore
impermeabilizzazione superficiale del
territorio;
h) tutelare e riequilibrare le risorse idriche, comprese quelle
al servizio
degli insediamenti e delle
attività produttive,
anche attraverso:
- la diversificazione e razionalizzazione
dell’utenza;
- l’individuazione di risorse
integrative nel rispetto della
capacità del sistema ambientale;
- la
determinazione di soglie di utilizzazione in rapporto
alla politica di sviluppo della
pianificazione territoriale.
3. La
Regione, ai fini
dei precedenti commi,
promuove
l’adeguamento
e coordinamento delle proprie normative
settoriali
e di trasformazione del territorio
agricolo adeguandole alle
finalità del
PIT.