Art. 15

Le  invarianti   strutturali  relative   alle  città   ed   agli

insediamenti urbani

 

1. Sono  considerate invarianti strutturali della risorsa "città

e insediamenti urbani" le funzioni necessarie ad assicurare:

 

- la coesione sociale;

- il   miglioramento    delle  condizioni  di  vivibilità  e  di

  funzionalità degli insediamenti;

- il    riequilibrio  socio-  economico  fra  i  diversi  sistemi

  territoriali;

 

garantendo, per  le diverse articolazioni in cui il PIT suddivide

tale tipologia di risorsa, le seguenti prestazioni:

 

a) la  qualità ambientale, funzionale e la adeguata dotazione di

   servizi,   per   gli   insediamenti   urbani   prevalentemente

   residenziali, attraverso le seguenti azioni programmatiche:

 

   - l’abbattimento    dei  fattori  di  inquinamento  dell’aria,

     dell’acqua e da rumore;

   - la    garanzia    del    conseguimento  e  del  rispetto  di

     predeterminati  obiettivi   funzionali  e  di  qualità  dei

     servizi e di utilizzazione delle risorse ambientali;

   - il  raggiungimento e la conservazione di adeguati livelli di

     sicurezza rispetto ai rischi idrogeologici;

   - la    ricollocazione    delle    attività      riconosciute

     incompatibili   e   l’inserimento   accurato   nei   tessuti

     insediativi di quelle funzioni ritenute marginali;

   - il  superamento della  monofunzionalità di  alcune porzioni

     dei tessuti  insediativi che  contribuisce alla  separazione

     sociale;

   - la  migliore utilizzazione  dei mezzi  pubblici favorendo  i

     nuovi insediamenti  sulle direttrici  primarie del trasporto

     collettivo;

   - la  limitazione degli insediamenti in aggiunta con caratteri

     di  monofunzionalità   in  quanto  questi  devono  comunque

     concorrere alla  riqualificazione  dei  sistemi  insediativi

     esistenti   ed   al   recupero   del   degrado   ambientale,

     privilegiando l’uso  sinergico di  strumenti  polifunzionali

     quali i  programmi integrati  di intervento  (art. 29  legge

     regionale ) e di Piani attuativi (art. 31 legge regionale);

   - il    perseguimento  della  accessibilità  complessiva  dei

     luoghi,  anche   attraverso  l’abbattimento  delle  barriere

     architettoniche e  la piena  attuazione dei  principi di cui

     alla Legge 13/89.

 

b) La  continuità del  rapporto  tra  la  cultura  della  città

   espressa dal  centro antico  e la collettività dei cittadini,

   da garantire attraverso le seguenti azioni programmatiche:

 

   - la  riappropriazione dei  luoghi culturali  e degli spazi di

     relazione, delle  percorrenze pedonali,  dei giardini  e del

     verde storico;

   - la  riqualificazione degli  standard abitativi per un’utenza

     stabile recuperando  l’eccessivo frazionamento  delle unità

     abitative,  nella   salvaguardia   delle   strutture   tipo-

     morfologiche dei tessuti e dei paesaggi urbani;

   - la    tutela    dei    modelli  insediativi  edilizi,  e  di

     utilizzazione  del  territorio,  evitando  trasformazioni  e

     comportamenti estranei alla cultura locale della città;

 

c) la    centralità  del  complesso  del  patrimonio  storico  e

   culturale inteso  quale struttura  portante dei valori e della

   memoria storica delle comunità, comprendente anche la memoria

   di "modelli  insediativi edilizi  e  di  uso  del  territorio"

   legati alla  presenza ed  alle attività  umane,  in  modo  da

   evitare trasformazioni  e comportamenti  estranei alla  nostra

   cultura della città e del territorio;

d) un  corretto  rapporto  tra  la  funzione  residenziale  e  la

   funzione turistica  per i  centri  antichi  caratterizzati  da

   forte attrazione  turistica,  attraverso  le  seguenti  azioni

   programmatiche:

 

   - una  misurata dotazione di servizi alle attività turistiche

     in  modo  da  limitare  la  tendenza  ad  una  utilizzazione

     estranea del centro stesso;

   - la  valorizzazione  e  la  fruizione  di  tutte  le  risorse

     "minori" dell’insieme  del patrimonio  storico, culturale ed

     ambientale  per  riequilibrare  la  congestione  attorno  ai

     "monumenti  maggiori"   e  per   favorire   una   percezione

     complessiva dell’intero contesto territoriale;

 

e) la    migliore  funzionalità  socio  -  economica  a  livello

   aziendale e  di sistema produttivo per gli insediamenti urbani

   prevalentemente  produttivi,  attraverso  le  seguenti  azioni

   programmatiche:

 

   - la   dotazione    di    adeguate  infrastrutture  e  servizi

     collettivi;

   - una adeguata accessibilità;

   - la riqualificazione ambientale;

   - la  migliore utilizzazione  ed il recupero complessivo delle

     risorse con  particolare riferimento  a  quelle  idriche  ed

     energetiche;

   - l’insediamento  di  attività  di  servizio  alle  attività

     produttive per  favorire l’innovazione  e  l’inserimento  in

     rete;

   - la   predisposizione  di  politiche  territoriali  idonee  a

     contenere i fenomeni di congestionamento presenti nelle aree

     a  più   alta  concentrazione   produttiva,  favorendo   il

     contestuale sviluppo delle aree più deboli.

 

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