Art. 27
Aree marginali
ad economia debole
1. Le
aree marginali sono
quelle decentrate rispetto
ai
principali sistemi
insediativi e infrastrutturali regionali,
caratterizzate da
un’economia complessivamente debole
e da
fenomeni di
abbandono e spopolamento che accentuano il livello di
isolamento
e marginalità. In esse si
determinano fenomeni di
degrado sociale
e territoriale, livelli
di senilità
particolarmente elevati,
bassa dotazione di
servizi e
attrezzature, abbandono
della maglia viaria
minore e del
patrimonio edilizio,
abbandono delle sistemazioni
agrarie e
degrado
delle sistemazioni
idraulico-forestali con conseguente
dissesto
idrogeologico, abbandono delle colture agrarie e dei
pascoli
montani con conseguente banalizzazione dell’ambiente e
del paesaggio
rurale.
2. Gli strumenti di
pianificazione territoriale
provinciali e
comunali assumono
l’obiettivo di contrastare
le condizioni
generali di
degrado, favorendo e
rafforzando il permanere
dell''insediamento rurale
con il sostegno
di attività
integrative,
comprese quelle complementari a quelle agricole, e
sostenendo
l’aggregazione degli operatori in modo
da ottenere
condizioni di
economicità degli interventi e di significatività
dei risultati
dal punto di vista territoriale.
3. In queste
aree è necessario individuare funzioni ed attività
capaci di assicurare retribuzioni integrative in
connessione con
la
caratterizzazione "di
servizio" ambientale delle
attività
agricole.