Art. 45

I sistemi funzionali e delle relazioni

 

1. Le  politiche  territoriali  di  settore  regionali  e  locali

dovranno ricercare, nel sistema territoriale dell’Appennino, più

che negli altri sistemi territoriali di programma, sinergie tra i

vari  settori   in  modo  da  concorrere  alla  realizzazione  di

capisaldi delle  funzioni strutturalmente  consolidati, in quanto

in  questo  sistema  territoriale  di  programma  le  diseconomie

esternalizzate producono effetti negativi sull’organizzazione dei

sistemi  territoriali   locali.  I   parametri   di   valutazione

socioeconomica delle  politiche di settore, dovranno tenere conto

delle esigenze  prioritarie del  mantenimento del  presidio umano

sul territorio montano.

 

2. Gli  strumenti urbanistici  dei  Comuni  devono  prevedere  il

mantenimento e  rafforzamento dei  "centri  civici"  intesi  come

luoghi centrali  per lo svolgimento di funzioni e servizi plurimi

quale  elemento   essenziale  per   la  riqualificazione   e   la

valorizzazione degli  insediamenti stessi,  dei nuclei  abitati e

dei  tessuti   produttivi  sparsi   nel  territorio  montano.  La

fornitura di  servizi potrà  essere effettuata  anche attraverso

l’organizzazione di funzioni di servizio itineranti e lo sviluppo

delle reti informatiche.

 

3. Gli strumenti del governo del territorio devono prevedere:

 

a) il  mantenimento e  lo sviluppo  dei  presidi  sanitari  delle

   attività ambulatoriali  e di day hospital anche attraverso il

   convenzionamento tra le varie aziende sanitarie.

 

b) lo sviluppo a rete dei servizi territoriali distrettuali anche

   attraverso le  reti informatiche  che spesso possono risolvere

   il problema dell’accessibilità dell’utenza.

 

4. Le  politiche territoriali  di settore definiscono lo sviluppo

delle  attività  turistiche  distribuito  sui  poli  delle  aree

sciistiche della  Montagna Pistoiese,  sul  parco  delle  Foreste

casentinesi, e sul parco delle Alpi Apuane. In tal senso gli S.U.

dei Comuni  garantiscono l’integrazione  con le  altre  attività

economiche   ed    in   particolare    con   l’agricoltura,    la

differenziazione  dell’offerta   turistica  in   relazione   alle

tipologie e  particolarità delle risorse locali e sviluppando le

attività  e   le  attrezzature   turistiche   per   il   turismo

naturalistico, escursionistico, rurale, culturale e didattico.

 

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