Art. 54
Obiettivi
generali del sistema territoriale
di programma. La
Toscana della
costa e dell’arcipelago
1. Sulla base del
quadro conoscitivo di cui al Titolo I ed agli
obiettivi
generali di cui al Titolo III, il PIT assume oltre al
rigoroso rispetto dei principi
di cui all’art.5
della legge
regionale,
i seguenti obiettivi strategici relativi all’intero
sistema
territoriale di programma di cui alla presente sezione, e
nel rispetto
del principio fondamentale
della valutazione
preventiva degli
effetti territoriali ed ambientali indotti dalle
trasformazioni
territoriali :
a) il consolidamento e
lo sviluppo dell’assetto
produttivo
costiero, ai fini del mantenimento
dell’occupazione attraverso
una politica
territoriale che assicuri la promozione ed
il
miglioramento della competitività dei sistemi
di impresa,
assicurandone la piena
compatibilità con le
peculiarità
ambientali del sistema territoriale;
b) il riequilibrio della pressione turistica sulle
aree costiere
favorendo
insediamenti turistico -
residenziali e le
attrezzature
di interesse generale
nelle aree collinari,
ponendo attenzione alla tutela del paesaggio e dell’ambiente,
nonché
promuovendo il turismo
rurale e l’agriturismo
favorendo
la riutilizzazione del
patrimonio edilizio
esistente;
c) la previsione di strutture che favoriscano
l’estensione della
stagione turistica specialmente nell’arcipelago attraverso la
promozione delle attività
turistiche naturalistiche e la
realizzazione delle relative attrezzature e
servizi al fine di
razionalizzare le
presenze turistiche eccessivamente
concentrate;
d) la definizione
del corridoio tirrenico
quale itinerario
plurimodale europeo rispetto al
quale il PIT individua
le
seguenti
prestazioni principali che
divengono invarianti
strutturali del PIT:
- il
collegamento nord sud anche ai fini
di alleggerire la
direttrice della dorsale appenninica, per il
servizio al
traffico merci e passeggeri di attraversamento e di origine
e
destinazione nel principale
nodo infrastrutturale
costituito dal Porto di
Livorno dall’aeroporto di
Pisa e
dall’interporto di Guasticce;
- il
collegamento nord - sud tra gli
insediamenti costieri e
tra i principali poli attrattori di
traffico;
- il
collegamento nord - sud in
funzione di itinerari
turistici di attestamento sulla costa razionalizzandone
gli
accessi ed
attestando gli itinerari
interni est -
ovest
della principale rete
infrastrutturale, delle direttrici
primarie
di interesse regionale
nonché della rete a
servizio dei sistemi territoriali locali
così come definite
al Capo I del presente titolo.
e) la salvaguardia,
nella definizione del
potenziamento del
collegamento nord - sud, degli ambiti territoriali necessarie
alla realizzazione del corridoio
infrastrutturale. Le province
della Toscana della Costa
e della Toscana interna provvedono
ad individuare nei propri Piani territoriali di
coordinamento
tali ambiti
da tutelare attraverso eventuali provvedimenti di
salvaguardia;
f)
potenziamento e la qualificazione del
principale nodo di
trasporto di
livello internazionale,
nazionale e regionale
rappresentato dal Porto di
Livorno, dall’Aeroporto di Pisa e
dell’interporto di Guasticce, che assume anche
un ruolo di
cerniera
con il sistema
infrastrutturale trasversale del
sistema territoriale dell’Arno;
g) il potenziamento della rete infrastrutturale a servizio del
Porto di
Piombino, lo sviluppo delle aree retroportuali ed il
miglioramento dell’accessibilità per il
Porto di Carrara e la
risoluzione dell’accesso al porto di
Viareggio;
h) il completamento della
rete dei porti
e degli approdi
turistici come rete
di porti costieri
attrezzati per la
navigazione da diporto, compresa la relativa
cantieristica;
tale rete dovrà essere potenziata attraverso
l’individuazione
e la
realizzazione dei cosiddetti "porti verdi" cioè i punti
di
ormeggio attrezzati all’interno
della rete idraulica
minore;
i) la definizione
del piano di
utilizzazione del demanio
marittimo ai
fini turistico ricreativi,
che indirizzi la
riqualificazione delle attrezzature e dei servizi
esistenti
nella
costa centrale e
settentrionale e, nella
costa
meridionale, la tutela
dell’ambiente e del
paesaggio nei
tratti di
costa alta, lo sviluppo delle attività turistico
ricreative in quegli ambiti
ove le condizioni ambientali lo
consentono, in sinergia con le azioni di valorizzazione
degli
insediamenti collinari evitando concentrazioni esclusivamente
turistiche sulla costa;
l) la regimazione della rete fluviale
nelle zone interne
di
maggior declivio in modo da salvaguardare
gli insediamenti sui
litorali, la tutela inoltre delle aree
dunali, delle spiagge e
delle aree boscate;
m) la difesa della
linea di costa e la riduzione dei fenomeni
dell’erosione costiera, del degrado
delle aree pinetate
e
della ingressione del
cuneo salino secondo
gli indirizzi
contenuti nella DCR n.
47 del 1990 la riqualificazione delle
aree costiere a forte erosione mediante
interventi di difesa a
basso impatto ambientale;
n) la definizione delle reciproche interrelazioni tra il Parco
naturale dell’Arcipelago e gli
ambiti territoriali nei quali
far
interagire il complesso delle risorse
territoriali nel
rapporto con le attività turistiche e le
attività produttive
agricole;
o) la
definizione della rete dei siti e dei percorsi di interesse
minerario,
mineralogico e di
archeologia mineraria della
Toscana meridionale e della costa e
dell’arcipelago;
p) la salvaguardia
degli ecosistemi marini
dà fenomeni di
eutrofizzazione e, più in
generale, dà fenomeni di degrado
che
possono compromettere le
attività turistiche e la
vivibilità delle aree stesse.