Art. 57

Prescrizioni relative  alla  rete  delle  infrastrutture  per  la

mobilità

 

1. Il  PIT prevede la definizione del corridoio tirrenico secondo

le prestazioni  riportate tra  gli obiettivi generali del sistema

territoriale di programma di cui alla presente sezione. In attesa

di tale definizione è comunque necessario:

 

a) far  assumere,  al  vecchio  tracciato  della  strada  statale

   Aurelia,  il   ruolo  di  itinerario  turistico  di  interesse

   regionale attraverso  la razionalizzazione  degli accessi alla

   costa e  l’attestamento della viabilità trasversale, oltre al

   ruolo di servizio ai sistemi territoriali locali;

b) potenziare  il tratto  dell’Aurelia da Grosseto Sud al confine

   regionale  quale   direttrice  nazionale   e   regionale   con

   caratteristiche  simili   ai  tratti   nord  già  ammodernati

   razionalizzando gli  accessi all’infrastruttura  e riordinando

   la viabilità locale;

c) potenziare il ruolo della direttrice ferroviaria tirrenica;

d) raccordare  più adeguatamente  la rete  delle  infrastrutture

   longitudinali della  costa con  le direttrici  trasversali, in

   particolare con la previsione della SGC. E78 Grosseto-Fano;

e) il  potenziamento e  l’adeguamento della  rete stradale  delle

   direttrici  primarie   di  interesse   regionale  così   come

   classificate al Capo I del presente titolo; in particolare per

   le direttrici longitudinali:

 

   - la  S.  S.  n.  1  Aurelia  dal  confine  regionale  nord  a

     Rosignano;

 

   e per le direttrici trasversali:

 

   - la S. S. n. 68 della Val di Cecina;

   - la S.S. n. 74 Maremmana;

   - la S.S. n. 439 Sarzanese Val d’Era da Lucca a Follonica.

 

2. La  rete di  livello nazionale e regionale di cui al Titolo V,

Capo I,  Sezione III, per quanto riguarda il Sistema territoriale

di  programma   "Toscana  della   costa  e  dell’arcipelago",  è

integrata come  segue dalla  rete infrastrutturale  della  ambito

metropolitano Pisa - Livorno - Lucca.

 

3. I  servizi di  tipo metropolitano  in  sede  ferroviaria  sono

costituiti dalla  rete ferroviaria dell’ambito metropolitano Pisa

- Livorno  - Lucca  , con  Pisa come nodo centrale e con stazioni

terminali a  Livorno, Lucca,  Pontedera, con la tratta Pontedera-

Empoli con  funzioni di  collegamento tra  isistemi metropolitani

centrale e  costiero ,  e Viareggio  con funzione di collegamento

con l’area costiera apuo-versiliese.

 

4. Per  le reti  di tipo  tramviario a scala di ambito, integrate

con i  servizi di  cui al comma precedente, il Piano di indirizzo

territoriale assume  per l’ambito  Pisa  -  Livorno  -  Lucca  le

previsioni tramviarie  contenute nel Piano Strutturale del Comune

di Livorno e di Pisa e gli elementi di conoscenza contenuti negli

atti per la formazione del Piano Strutturale del Comune di Lucca.

 

5.  Allo  scopo  di  definire  operativamente  le  reti  di  tipo

ferroviario e  tramviario di  ambito metropolitano,  tenuto conto

degli obiettivi  relativi al  sistema territoriale  di  programma

della Toscana  della costa e dell’arcipelago e di quanto indicato

ai commi precedenti, il Piano di indirizzo territoriale prescrive

che entro 12 mesi:

 

a) le Province di Pisa, Livorno e Lucca, coordinatamente fra loro

   ed  in  concorso  con  la  Regione  definiscano,  in  sede  di

   formazione  o  di  aggiornamento  dei  Piani  territoriali  di

   coordinamento,  uno  specifico  quadro  conoscitivo  idoneo  a

   valutare le  condizioni  di  fattibilità  di  un  sistema  di

   trasporto locale  su ferro,  integrato con la rete FS idonea a

   svolgere un servizio di ambito metropolitano, tenuto conto, di

   quanto previsto  dal Piano  Strutturale di  Livorno e  Pisa  e

   delle  indicazioni  derivanti  dalla  elaborazione  del  Piano

   Strutturale di Lucca, e dagli atti di competenza approvati;

b) la  Regione garantisce  il coordinamento  degli adempimenti di

   cui al punto precedente con quelli previsti dall’art. 50 comma

   4.

 

6. La  rete  della  viabilità  che  costituisce  il  sistema  di

adduzione  alla   rete  delle   grandi  direttrici   nazionali  e

regionali, viabilità  a servizio dell’accessibilità dell’ambito

metropolitano e  di mobilità  interna, è  definita in dettaglio

nella apposita  scheda denominata  "Viabilità di  servizio  agli

ambiti metropolitani" allegata al PIT.

 

7.  Relativamente   al  sistema   della  viabilità   dell’ambito

metropolitano Pisa  - Livorno  - Lucca,  il  Piano  di  indirizzo

territoriale assume:

 

a) le  previsioni contenute nel Piano Strutturale di Livorno e di

   Pisa e  nel Piano  territoriale di  coordinamento di Pisa e di

   Livorno;

b) gli  elementi  di  conoscenza  contenuti  negli  atti  per  la

   formazione dei  piano Strutturale  e del Piano territoriale di

   coordinamento di Lucca.

 

8. Il Piano di indirizzo territoriale prescrive che, tenuto conto

degli obiettivi  relativi al  sistema territoriale  di  programma

della  "Toscana  della  costa  e  dell’arcipelago"  e  di  quanto

indicato ai precedenti commi 6e 7, le Province di Pisa, Livorno e

Lucca, coordinatamente fra loro ed in concorso con la Regione, in

sede di  formazione o  di aggiornamento dei Piani territoriali di

coordinamento, definiscano,  entro 12  mesi, uno specifico quadro

conoscitivo  e   schemi  operativi   idonei  a  dare  indicazioni

operative  per   i  Piani   Strutturali  dei  Comuni  interessati

relativamente:

 

- alla individuazione e classificazione di itinerari in relazione

  alle funzioni di scala metropolitana;

- alla  individuazione delle esigenze prioritarie, e dei relativi

  criteri, per  la riqualificazione,  il  recupero  funzionale  e

  l’integrazione della rete viaria esistente alla scala di ambito

  metropolitano;

- alla   individuazione    dei  problemi  di  interfaccia  fra  i

  principali  sistemi   urbani  e  la  rete  infrastrutturale  di

  interesse nazionale e regionale;

la Regione  garantisce il  coordinamento degli adempimenti di cui

al presente punto con quelli previsti dall’art. 50 comma 7.

 

9. Per  un migliore inserimento territoriale delle infrastrutture

sopra richiamate  la  progettazione  di  nuovi  tracciati  ed  il

potenziamento  e  la  ristrutturazione  dei  tracciati  esistenti

dovrà tenere conto, oltre che dei naturali andamenti morfologici

del  territorio,   anche  delle   tipologie  delle  diverse  aree

attraversate, come:  i centri  abitati, i  parchi  e  le  riserve

naturali, i  sistemi idraulici  montani,  l’organizzazione  delle

colture agrarie e dei territori rurali, il paesaggio.

 

10.  Gli   interventi  di   potenziamento  ed  adeguamento  delle

infrastrutture   dovranno   contenere   una   valutazione   sulla

economicità degli  interventi  proposti  in  termine  di  costi-

benefici.

 

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