Art. 63
Prescrizioni
relative alla rete
delle infrastrutture per la
mobilità
1. Il PIT assume
quale direttrice fondamentale
del territorio
della
toscana interna e meridionale la S.G.C.
Grosseto - Siena -
Fano E78 (Due Mari),
attraverso il potenziamento ed adeguamento
dei tratti della
viabilità esistente
2. Il PIT conferma
inoltre l’adeguamento della rete
stradale
delle
grandi direttrici nazionali e
regionali costituite dai
raccordi
autostradali Firenze -
Siena, Arezzo -
Battifolle,
Bettolle -
Perugia e Rapolano - Bettolle anche quale collegamento
della S.G.C.
Grosseto - Fano.
3. Il PIT assume
il collegamento ferroviario
della direttrice
Firenze - Siena
- Grosseto quale
collegamento di carattere
regionale e locale tra Firenze e le province di Siena e
Grosseto
e di instradamento sussidiario per
la linea tirrenica
e la
dorsale. Gli
interventi sulla linea oltre alla velocizzazione dei
tratti
Chiusi - Siena e Siena
- Empoli dovranno prevedere il
potenziamento
del trasporto delle merci.
4. Il PIT assume
il potenziamento della rete delle direttrici
primarie della
viabilità di interesse regionale e cioè:
- la S.S. n. 2
Cassia;
- la S.S. n. 68
della Val di Cecina;
- la S.S. n. 71 Umbro
- Casentinese
- la S.S. n. 74
Maremmana
- la S.S. n. 429
della Val d’Elsa
- la S.S. n. 439
Sarzanese - Valdera
5. Per un migliore inserimento territoriale delle
infrastrutture
sopra
richiamate la progettazione
di nuovi tracciati
ed il
potenziamento e
la ristrutturazione dei
tracciati esistenti
dovrà tenere
conto, oltre che dei naturali andamenti morfologici
del
territorio attraversato anche della tipologia delle diverse
aree
attraversate come i centri abitati, i parchi e le riserve
naturali, i sistemi idraulici montani,
l’organizzazione delle
colture agrarie
e dei territori rurali, il paesaggio.
6. Gli
interventi di potenziamento ed
adeguamento delle
infrastrutture dovranno
contenere una valutazione
sulla
economicità
degli interventi proposti
in termine di
costi-
benefici.