Articolo 28 - Sottosistema territoriale del paesaggio silvo-pastorale.

 

1.          Sono le aree completamente o prevalentemente boscate dei crinali e dei versanti alti della catena Appenninica che si sviluppano senza soluzione di continuità dal confine orientale a quello occidentale della Provincia e che si distinguono in :

a)         Sottosistema del paesaggio silvo-pastorale della montagna pistoiese.

b)         Sottosistema del paesaggio silvo-pastorale dell’Acquerino.

c)          Sottosistema del paesaggio del Battifolle - Macchia Antonini - Cesto del Lupo.

 

2.          Sono aree a forte valenza paesaggistica, che svolgono una rilevante funzione ambientale e sono caratterizzate dall’attività stagionale della pastorizia, dalle attività selvicolturali facenti parte del ciclo produttivo del bosco; dalla funzione turistica di tipo escursionistico; dalla funzione turistico sportiva nei comprensori sciistici di Abetone; dalla significativa presenza di aziende agricole e zootecniche nell’alta valle del Lima.

 

3.          I P.S. e gli atti di governo del territorio, nonché i piani di settore, disciplinano per quanto di rispettiva competenza, anche in riferimento al P.I.T., le trasformazioni e le attività ammissibili nelle aree silvo-pastorali sulla base delle seguenti disposizioni.

 

4.          Indirizzi:

a)          tenere conto della contiguità con il sistema dei parchi e delle aree protette del versante emiliano e delle Province di Prato e di Lucca;

b)          favorire le attività, complementari alla funzione agricola, con particolare riferimento all’agriturismo;

c)           conservare e mantenere la copertura boschiva sulla base di quanto indicato all’art. 83;

d)          favorire i ripristini , riconnessioni e riorganizzazioni delle aree aperte, invase nel processo di naturale espansione del bosco , ed aventi una essenziale funzione ecologica anche in relazione alle presenze faunistiche;

e)          non alterare i caratteri morfologici, gli assetti idrogeologici, i valori paesaggistici dei luoghi.

 

5.          Direttive:

a)          salvaguardare le aree di particolare importanza per il ciclo biologico di specie di flora e fauna selvatica protetta;

b)          individuare, con finalità di tutela conservativa, il sistema dei percorsi storici ed integrarli nel circuito dei percorsi turistico-escursionistici;

c)           disciplinare la manutenzione e l’adeguamento degli impianti di risalita e delle piste sciistiche esistenti, nonché la realizzazione di nuovi impianti e piste in conformità con il Piano delle aree sciistiche della Montagna P.se e le disposizioni di salvaguardia definite all’art. 49 della presente Disciplina di piano;

d)          disciplinare la manutenzione, l’adeguamento e la realizzazione di impianti per l’approvvigionamento idrico, energetico, per telecomunicazioni nel rispetto delle caratteristiche ambientali e paesaggistiche dei luoghi;

e)          individuare e classificare gli edifici e i complessi edilizi e disciplinarne le trasformazioni ammissibili sulla base di principi di tutela e conservazione e nel rispetto dei valori storico-architettonici testimoniali;

f)           definire le tipologie edilizie, i caratteri architettonici e costruttivi, coerenti con la tradizione locale da applicare negli interventi di recupero e di eventuale nuova edificazione.

g)          disciplinare l’accesso e la fruizione delle aree boscate di maggiore pregio;

h)          definire gli ambiti controllati, nei quali in relazione alle dimensioni ed alle caratteristiche delle aziende agrarie, possono essere ammessi nuovi edifici rurali una volta accertato l’impossibilità o l’insufficienza di interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente;

 

6.          Le aree silvo-pastorali dell’alta Montagna Pistoiese, del Battifolle e della Macchia Antonini  sono soggette alle disposizioni del sistema funzionale dei valori paesaggistico ambientali di cui all’art. 48.

 

Indice